Studio Fabrizi | Amministratore condominio a Roma

Con il diffondersi dell’emergenza per la pandemia Covid Sars 19 anche all’interno dei condomini si sono dovute adottare nuove prescrizioni sia in termini di comportamenti che di disciplina civica. Vediamo, punto per punto, quali sono gli obblighi dell’amministratore e le regole tra condominio e coronavirus.

Condominio e coronavirus, obblighi dell’amministratore

Nei condomini che si avvolgono del portierato è compito dell’amministratore assicurare al personale i dispositivi di protezione individuale (DPI) e le attrezzature idonee per lo svolgimento della propria mansione in un clima di totale sicurezza. Altresì compito dell’amministratore condominiale è quello di utilizzare tutte le misure preventive e protettive dalla potenziale trasmissione del virus all’interno dei locali comuni del condominio. Nella fattispecie l’amministratore deve quindi: 

  • predisporre opportuna segnaletica sia murale che adesiva pavimentale;
  • far rispettare l’obbligo della mascherina;
  • far rispettare il distanziamentoto sociale di almento un metro tra le persone.

Condominio e coronavirus, sanificazione e pulizia

Discorso particolare è riservato alla sanificazione e la pulizia degli ambienti condivisi del condominio quali: l’atrio, le scale, i pianerottoli, l’ascensore e i corridoi. La sanificazione deve essere concordata in maniera preventiva con tutti i condomini assicurandosi che l’incarico venga conferito a ditte specializzate e certificate. Una volta stabilita la ditta che effettuerà le mansioni di sanificazione le spesi derivanti da tale compito saranno suddivise tra i condomini.

Per quanto riguarda invece le pulizie condominiali, esse possono essere svolte regolarmente concordando con la ditta che ha tale incarico di osservare orari in cui il transito dei condomini e meno frequente.

Condominio e coronavirus, l’ascensore

C’è un numero crescente di prove che l’uso di un ascensore può aumentare il rischio di contrarre Covid-19, inclusa la ricerca che indica che il virus può persistere in un ascensore dopo che una persona infetta è scesa. Anche all’interno dell’ascensore è bene utilizzare delle regole di comportamento ben precise, infatti la maggior parte di questi non è di dimensioni cospicue ed è bene adottare alcune misure come:

  • Indossare sempre la mascherina;
  • evitare di parlare, se possibile;
  • limitare il numero di persone;
  • non toccare nulla, usare un oggetto come il cappuccio di una penna o le nocche per premere i pulsanti dell’ascensore;
  • seguire i segni sul pavimento che identificano dove dovrebbero stare i passeggeri,
  • lavarsi le mani ed evitare di toccarsi il viso dopo aver toccato i pulsanti.

Condominio e coronavirus, l’assemblea

Per quanto riguarda le assemblee di condominio l’indicazione, come riporta anche la legge 159/2020, è quella di avvalersi di piattaforme telematiche di videoconferenza per lo svolgimento delle riunioni. L’amministratore è tenuto ad organizzare le assemblee nel rispetto dei parametri e delle norme che garantiscono la maggior efficacia in termini di trasmissione del coronavirus. Altra modalità può essere quella dello svolgimento in contesti all’aperto rispettando comunque il distanziamento sociale di un metro e avvalersi della mascherina.

Condominio e coronavirus, cosa fare in caso di positività

Altro discorso sicuramente molto importante è l’ipotesi che si verifichi uno o più casi di coronavirus all’interno del condominio. Il condomino o i condomini a cui è stata accertata una positività al Covid-19 non sono tenuti a rendere di dominio pubblico all’amministratore o al condominio il loro stato di salute. Potranno limitarsi a rispettare la quarantena imposta dalle autorità sanitarie presso il proprio domicilio. Nel caso in cui, per dovere civico o morale, un condomino renda noto all’amministratore la sua positività, quest’ultimo ha comunque l’obbligo di non divulgare i dati sensibili nel rispetto della privacy. L’amministratore può altresì far effettuare un eventuale sanificazione degli spazi comuni.

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